OPERAZIONE MUTANDA: 450 KIT

Un enorme ringraziamento va a tutti coloro che hanno partecipato, supportato e sostenuto la realizzazione dell’Operazione Mutanda e, senza i quali, non avremmo potuto conseguire risultati oltre ogni aspettativa.
Grazie all’aiuto di tutti abbiamo potuto realizzare l’Operazione Mutanda sia all’Ipercoop “Le Mura” in tre diversi momenti, sia al tradizionale mercatino di Natale in Piazza Trento Trieste per l’intera settimana dal 17 al 23 dicembre e, entrambe le iniziative, unitamente alle offerte in denaro pervenute direttamente alla segretaria dell’Associazione a beneficio del progetto ci hanno permesso di realizzare ben 450 kit per le persone bisognose che si rivolgono al nostro centro.

Qui il resoconto completo dell’iniziativa: Operazione Mutanda 2018

Povertà a Ferrara: INTENDIAMOCI. 12 gennaio 2019

 

Sabato 12 gennaio, in Piazza del Municipio 2 a Ferrara, dalle 9.30 alle 12, si terrà l’incontro pubblico per fare il punto sugli interventi a contrasto delle povertà messi in campo a Ferrara. L’incontro dal titolo “Povertà a Ferrara: INTENDIAMOCI” sarà un confronto sul fenomeno complesso di povertà ed esclusione sociale che richiedono un’azione coordinata e integrata da parte del sistema pubblico e delle associazioni ferraresi.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Ferrara in collaborazione con ASP, Agire Sociale, Cooperativa Matteo 25, Centro Solidarietà Carità, Il Mantello Ferrara, Associazione Viale K, Associazione Nadiya, Gruppo locale Monsignor Franceschi

PROGRAMMA:

  • Accoglienza con break di benvenuto offerto da Coop Alleanza 3.0
  • Saluto del Sindaco di Ferrara Avv. Tiziano Tagliani e dell‘Arcivescovo di Ferrara – Comacchio Mons. Gian Carlo Perego
  • “Coraggio alzati!”
    Il nuovo rapporto regionale sulle povertà 2017-2018
    Sauro Bandi – direttore della Caritas Diocesana di Forlì e responsabile del Coordinamento regionale Caritas
  • Le condizioni di vita delle famiglie a Ferrara in riferimento al tema povertà
    Caterina Malucelli – Ufficio statistica del Comune di Ferrara
    Strumenti nazionali e regionali di sostegno alla povertà e all’inclusione lavorativa: quali risposte a Ferrara?
    Chiara Polloni e Antonella Parisi – Assistenti sociali di ASP Centro Servizi alla Persona di Ferrara
  • Il contributo delle Associazioni Ferraresi impegnate al contrasto della povertà
  • Conclusioni: Chiara Sapigni – Assessore alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari del Comune di Ferrara

Coordina gli interventi la giornalista Camilla Ghedini.

Corrimano, un sostegno per l’autonomia.

 

Corrimano, un sostegno per l’autonomia. 

Campagna ‘Liberi di partire, liberi di restare’: il progetto  Caritas diocesana per favorire l’autonomia delle donne in uscita dai Centri di accoglienza

Il progetto ‘Corrimano – un sostegno per l’autonomia’ si pone in linea di continuità con l’impegno della Caritas in favore di donne richiedenti asilo per offrire a 10 di esse in uscita dai centri di primo livello (i cosiddetti CAS – centri di accoglienza straordinari) un ulteriore periodo di accoglienza per completare un percorso di formazione professionale e avviamento al lavoro (tirocinio) in collaborazione con IAL Ferrara.

Nello specifico il progetto si rivolge a donne con le quali durante la prima accoglienza si sia stabilito un positivo rapporto di fiducia e collaborazione, che abbiano ottenuto il permesso di soggiorno, raggiunto un buon livello di conoscenza della lingua italiana e manifestato l’intenzione di stabilirsi a Ferrara.

Per esse, dopo la prima accoglienza il progetto prevede altri 12 mesi di ospitalità a carico della Caritas, prolungabili a 18 ove se ne ravveda l’utilità.

L’accoglienza di secondo livello, autonomamente gestita dalla Caritas e non vincolata ad alcuna convenzione con enti terzi, presuppone da parte delle donne beneficiarie un maggior grado di autonomia e responsabilità nell’impiego delle risorse messe a loro disposizione, al fine di rafforzarne le capacità di autogestione economica.

A tale scopo le donne sono affiancate da un’operatrice della Caritas nella pianificazione e rendicontazione delle spese.

La formazione e il tirocinio sono orientati all’acquisizione della qualifica di ‘operatore della ristorazione’ con un’attenzione particolare alla cucina tipica locale.

Le donne impegnate nello svolgimento dei tirocini lavorativi sottoscrivono un piano di accantonamento dell’indennità di tirocinio accantonamento per la costituzione di un fondo di cui potranno disporre alla fine del progetto per pagarsi una sistemazione autonoma.

Il progetto Corrimano si inserisce nelle Campagna ‘Liberi di partire, liberi di restare‘ promosso dalla Conferenza episcopale italiana.

Perido di realizzazione: dal 1 luglio 2018  al 30 giugno 2019.

 

 

C’è posto per te

C’è posto per te 

il progetto 8xMille della Caritas diocesana per l’accoglienza di donne e minori

La Caritas dicoesana, con il contributo della Conferenza episcolape italiana – Fondo 8xmille alla Chiesa cattolica, ha istituito una rete di accolgienza per donne e minori che vivono sistuzioni di povertà estrema e grave disagio sociale.

Dall’inaugurazione del primla prima struttura di accoglienza, Casa Betania (2014), la rete si è progressivamente estesa grazie al coinvolgimento di parrocchie, associazioni, ordini religiosi e privati cittadini che hanno messo a disposizione altre strutture (case e appartamenti) dove le donne e i loro bambini possono trovare ospitalità e sostegno.

L’accoglienza è connessa alla definizione di un percorso che prevede, per ciscuna donna accolta: l’ascolto, l’affiancamento, la socializzazione, l’impegno attivo nel recupero dell’autonomia.

Molte delle donne accolte hanno vissuti traumatici di abbandono, violenza, deprivazione materiale e affettiva.

Per questo l’attività dei volontari dell’associazione Amici della Caritas, impegnati nel seguire le donne accolte nella  loro quotidianità, si integra  con quella di 4 educatrici, una psciologa, 2 medici dell’ambulatorio Caritas di Ferrara (dove è attivio, con la medicina di base, un servizio specialistico di ginecologia).

Importante è il sostegno della comunità civile per reperire risorse e strumenti a supproto dell’attività di accoglienza (abbigliamento e prodotti per la prima infanzia) o dare risposta a  bisogni specifici (cure dentistiche, mobilità sul territorio, svago).

Questo coinvolgimento è l’espressione di una solidarietà diffusa che silenziosamente produce legami di prossimità.