Giornata della Carità: «da noi, sempre più lavoratori bisognosi»
L’intervista al Direttore Paolo Falaguasta in occasione della Giornata di domenica 12 marzo
Direttore, tutti i dati ci dicono che in Italia non esiste solo la cosiddetta “povertà ereditaria” all’interno delle famiglie, ma che la platea dei poveri si allarga sempre di più. Quali sono le cause principali di tutto ciò?
«Innanzitutto, l’inasprimento dei prezzi al consumo, in particolare dei beni alimentari. Il costo della vita è nettamente in aumento. L’attuale Governo sembra intenzionato a voler alzare le pensioni, ma non credo sarà comunque un aumento corposo, sufficiente per contrastare l’aumento dei prezzi. Oltre a ciò, c’è l’incremento delle utenze che rende tutti un po’ più poveri: chi prima sopravviveva in autonomia, ora si trova in difficoltà anche a sopravvivere. Queste famiglie prima non risparmiavano, ora non hanno proprio più nulla da parte, e quindi si rivolgono ai servizi sociali, alla Caritas, o ad altri enti benefici».
Qual è la situazione nello specifico di Ferrara? È una tendenza che avete notato anche nella vostra attività quotidiana?
«Quel che vediamo ogni giorno dal nostro “osservatorio” qui in Caritas, è che a chiederci aiuto non sono più solo i poveri “tradizionali” o i disoccupati, ma anche quelli che lavorano: avere casa oggi, ad esempio, è più un debito che una risorsa, dover fare anche dei lavori in casa diventa un salasso per molte famiglie. Alla nostra Caritas, quindi, si rivolgono sempre più anche lavoratori saltuari, precari, stagionali. Come dicevo prima, sono coloro che prima, bene o male, sopravvivevano in autonomia, ma ora non più».
Può darci un po’ di dati riferiti a questi nuovi poveri che si rivolgono alla nostra Caritas diocesana?
«Nel 2022 nella sede Caritas di via Brasavola e nelle Caritas parrocchiali sono state 215 le persone assistite che fanno lavori stagionali, a chiamata, oppure stage o tirocini dopo aver perso il lavoro. Solo un anno prima erano 115, e nel 2020 erano 46. E gli occupati che si sono rivolti alle nostre Caritas, negli ultimi tre anni sono stati mediamente 150 all’anno. Interessante anche il numero delle persone da noi assistite in possesso di una laurea, raddoppiato dal 2021 al 2022.
E sono in aumento anche gli assistiti totali, considerando tutte le Caritas in Diocesi?
«Purtroppo sì: nel 2019 erano 1089; nel 2020, 1181; nel 2021, 1275; l’anno scorso sono stati ben 250 in più: 1523 persone che si sono rivolte a noi».
Il 12 marzo è la Giornata diocesana della Carità. Quale iniziativa avete pensato per quest’anno?
«Sì, il 12 marzo richiameremo l’intera collettività a riflettere sul tema della carità, ad avere consapevolezza che in ogni singola comunità sono tantissime le persone che hanno bisogno di aiuto.
Le donazioni andranno quindi a famiglie con basso reddito: la nostra Caritas diocesana con le offerte della Giornata finanzierà l’acquisto di card alimentari, che andranno a integrare la distribuzione di pacchi viveri, compiuta una volta al mese nel nostro Centro di via Brasavola e nelle varie Caritas parrocchiali».
Perché la distribuzione di pacchi viveri non è sufficiente?
«Perché non possiamo distribuire alimenti proteici, come carne e pesce, importanti soprattutto per i bambini. Le card alimentari saranno, quindi, specifiche, per l’acquisto di questi alimenti, attraverso l’accordo con una macelleria o con un supermercato che abbia una macelleria interna.
Mettiamo quindi le persone bisognose in condizione di poter avere una corretta differenziazione alimentare».
Materialmente come potrà avvenire la donazione?
«Attraverso un’offerta durante le S. Messe in ogni parrocchia domenica 12 marzo. Oppure, facendo un bonifico sul nostro conto corrente: IT 10R 05387 13004 000 000 006 664 – intestato a Caritas Diocesana di Ferrara-Comacchio – BPER».
Infine, in quali altri modi la Caritas diocesana sostiene le famiglie e le persone a basso reddito?
«Attraverso i nostri servizi “tradizionali”: la mensa, la distribuzione dei pacchi viveri, il mercatino della frutta e verdura, e in casi particolari con l’aiuto nel pagamento di utenze o affitti».
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L’intervista è stata pubblicata anche sul nostro Settimanale diocesano “La Voce di Ferrara-Comacchio” (https://lavocediferrara.it/), edizione n. 9 del 10 marzo 2023