Anno di Volontariato Sociale per studenti UniFe, invio domande entro il 15 settembre
La Caritas di Ferrara cerca nuovi universitari che desiderino impegnarsi come volontari. C’è la possibilità di inviare la domanda di partecipazione entro il 15 settembre. Inizio servizio previsto per il 1° ottobre
La Caritas di Ferrara propone agli studenti e alle studentesse iscritte all’Università degli Studi di Ferrara l’Anno di Volontariato Sociale (AVS), 12 mesi dedicati al servizio delle persone bisognose, per vivere un’esperienza di crescita e discernimento personale, partecipazione sociale, condivisione.
DI COSA SI TRATTA
Pensato insieme al Servizio diocesano di Pastorale Giovanile e alla Migrantes diocesana, l’Anno di Volontariato Sociale è rivolto a studenti o studentesse italiani/e o stranieri/e di età compresa fra i 18 e i 25 anni, iscritti a UniFe, in corso o fuori corso al massimo di due anni.
L’impegno richiesto è di 12 mesi, con 15 ore di servizio settimanali dedicate all’assistenza di persone senza fissa dimora, famiglie indigenti, profughi, detenuti, donne e minori in condizione di disagio sociale.
Il programma delle attività sarà concordato con i giovani in base alle loro disponibilità, in modo flessibile.
L’esperienza di servizio sarà accompagnata e sostenuta da momenti di formazione e condivisione, per aiutare i giovani impegnati nell’AVS a comprendere le problematiche sociali con cui si confronteranno, analizzare le difficoltà, programmare le attività, riflettere sul valore del servizio per sé stessi e per gli altri.
I giovani saranno inoltre invitati a partecipazione a eventi e iniziative di animazione sociale promossi dalla Caritas, per rendere testimonianza del loro impegno e promuovere la solidarietà sociale.
A beneficio dei giovani impegnati nell’AVS è prevista l’erogazione di una borsa di studio, a titolo di rimborso delle spese sostenute nell’arco dell’anno per il proprio mantenimento agli studi: tasse universitarie, acquisto dei libri, viaggi e trasporti, alloggio.
Per aderire all’AVS è sufficiente compilare questo modulo dove indicare nome, cognome, mail e altre informazioni personali essenziali. I giovani interessati saranno ricontattati da un referente della Caritas per un colloquio. I giovani che manifesteranno il proprio interesse entro il prossimo 15 settembre, potranno iniziare l’AVS il prossimo 1° ottobre.
L’ESPERIENZA DEL PASSATO: IL SERVIZIO CIVILE
Dai tempi dell’obiezione di coscienza fino al 2021, la Caritas di Ferrara ha accolto ogni anno numerosi giovani, ragazze e ragazzi, italiani e stranieri, grazie ai progetti di Servizio Civile Nazionale, Regionale ed Europeo di cui si è fatta promotrice. Un’esperienza di oltre vent’anni che ha stabilito un legame costante e tuttavia sempre nuovo tra la Caritas e i giovani, fondato sul valore educativo della Carità.
Col passare degli anni, però, l’impegno richiesto agli enti accreditati per il Servizio civile si è sovracaricato di aspetti burocratici e formali che, sebbene finalizzati a sostenere la qualità della proposta, l’hanno di fatto irrigidita, compromettendone l’autenticità. E forse anche a causa di questa eccessiva complessità che si registra tra i giovani un crescente disinteresse al Servizio Civile in modo particolare nel settore dell’assistenza sociale, proprio quello in cui si collocano storicamente i progetti della Caritas. Da queste valutazioni è maturata la decisione della Caritas di Ferrara di non partecipare agli ultimi Bandi di Servizio Civile, per sperimentare invece proposte alternative, svincolate dalle logiche progettuali, più semplici, più flessibili, e più immediate, legate cioè all’esperienza quotidiana di relazione e servizio alle persone bisognose, nei contesti “ordinari” dell’attività Caritas: la mensa per i poveri, il guardaroba sociale per le persone senza fissa dimora, l’affiancamento di mamme e bambini accolte presso Casa Betania…
UNA PROPOSTA DIFFERENTE
«Abbiamo deciso di rivedere la nostra proposta per i giovani. Cerchiamo nuove strade. Punto di partenza è questo Anno di Volontariato Sociale, che proponiamo ai giovani per la prima volta», ci spiega Michele Luciani, già referente Caritas per il Servizio civile. «Rispetto al Servizio Civile, è più snello – 15 ore settimanali invece di 25 – e più flessibile, perché gli orari e le attività di servizio verranno concordati con i ragazzi e le ragazze coinvolte, in base ai loro altri impegni, soprattutto lo studio, e alle loro attitudini. E si potranno modificare e rivedere strada facendo. Continuiamo a chiedere tuttavia un anno di impegno, perché crediamo che un’esperienza di servizio abbia bisogno di un tempo congruo per essere pienamente compresa e assorbita dai giovani».
Si tratta di «un’esperienza di servizio che valorizza il rapporto diretto con le persone bisognose e la relazione con gli altri volontari. Anche la formazione che proporremo non ha nulla di teorico, ma coinvolgerà direttamente i giovani. Negli incontri curati dalla Pastorale Giovanile e dalla Migrantes diocesana chiederemo ai giovani di condividere le esperienze che stanno vivendo, i dubbi, le emozioni, le critiche, le proposte; per rileggerle insieme e trovare insieme risposte di valore, nuove domande, significati… Un’avventura nella quale invitiamo i giovani a lasciarsi coinvolgere e a coinvolgerci. Per il primo anno ci rivolgiamo in modo particolare agli studenti universitari di Ferrara, che sono sempre stati tra i principali protagonisti anche dei nostri progetti di Servizio Civile. Negli ultimi anni abbiamo riscontrato tra loro tante situazioni di difficoltà e disagio, legate all’impoverimento delle famiglie e all’isolamento dei giovani. Per questo associamo alla proposta dell’AVS il benefit della borsa di studio, in modo che essa sia realmente accessibili a tutti».