Accoglienza e minori: i “buoni propositi” Caritas per il 2024
«Da un’indagine svolta nel nostro territorio, abbiamo riscontrato la mancanza di un Centro aggregativo per persone senza fissa dimora che di notte affollano i dormitori presenti in città ma che durante il giorno non sanno dove andare». Così Paolo Falaguasta, Direttore Caritas diocesana, ci spiega il primo dei due “buoni propositi” della nostra Caritas per l’anno 2024.
Una mancanza importante, questa, di un luogo diurno dove poter ospitare queste persone, dando loro «d’inverno un posto al caldo e perlomeno limitando la possibilità che possano compiere atti illegali». La realizzazione del progetto è prevista entro giugno 2024 e avrà, come corollari, la creazione di un deposito bagagli per le persone accolte, una lavanderia sociale a loro disposizione, oltre alla messa a disposizione di alcuni appartamenti in cohousing. Riguardo a quest’ultimo aspetto, si tratterebbe di un progetto di seconda accoglienza che faccia seguito a quella emergenziale che Caritas già gestisce (CasaBetania e diversi altri appartamenti). Un’opportunità importante per donne e famiglie che spesso, anche in seguito alla perdita del lavoro, rischiano per determinati periodi di rimanere senza un alloggio.
Tutti progetti, questi, che saranno finanziati con i soldi provenienti dall’8xmille alla Chiesa cattolica.
Il secondo “buon proposito” Caritas per il 2024 è quello riguardante il progetto “Crescere insieme” (reso possibile grazie all’8xmille, al 5×1000 e alla donazione della Fondazione Fornasini), e pensato per favorire lo sviluppo fisiologico del bambino sostenendo il genitore nel suo accudimento. Ne abbiamo già parlato qui.