A Casa Betania sfila la moda etnica
Lo scorso sabato 10 maggio, in occasione dell’apertura straordinaria per Interno Verde del Chiostro della Casa Betania, il centro di accolglienza di Caritas Ferrara per donne e bambini, abbiamo offerto ai visitatori un evento speciale: una sfilata di abiti etnici, eccezionalmente indossati da ospiti e operatrici. C’è stata tanta affluenza e partecopazione, emozione, sorrisi e tanti colori. Questo è il racconto di un pomeriggio in grande stile!
A cura di Maria Teresa Stampi
Luogo di incontri e di crescita, il Chiostro di Casa Betania di Caritas Ferrara è da sempre uno spazio dove persone e storie provenienti da tutto il mondo si fondono con la tradizione, affondando profonde radici nella terra di questo luogo ed impregnando i muri di nomi, parole e racconti, che rendono vivi i mattoni scaldati dal sole.
Sebbene l’origine del chiostro risalga al 1477, la collaborazione con l’iniziativa Interno Verde è iniziata nel 2019 e Casa Betania ha aperto le porte sia per dare modo di far visita al chiostro di solito chiuso al pubblico, sia per cogliere l’occasione di mostrare i servizi Caritas e il Progetto Accoglienze da un nuovo punto di vista.
La dottoressa Pittini, medico volontario negli ambulatori Caritas, si è presa cura con costanza delle quattro aiuole che compongono il nostro giardino, cercando di ricostruire l’architettura paesaggistica originaria, curando la disposizione simbolica di ogni pianta e fiore.
Negli anni l’esperienza è stata arricchita con mostre sull’immaginario futuro, lettura di poesie, “Libri parlanti” con le ricette provenienti da tutto il mondo, storie per bambini dal nostro libro “Storie dal Mondo” e splendide opere d’arte del nostro operatore Carlo Serico.
Anche quest’anno abbiamo in serbo per voi una sorpresa speciale…
Ora che la luce del sole illumina il nostro chiostro e lo fa brillare come mille arcobaleni, i fiori, gli alberi e l’umanità ivi racchiusa, si apre per voi come un’ostrica con la sua perla a mostrare le sue meraviglie. Sfileranno le persone che vivono il chiostro tutti i giorni. I loro passi ricalcano e si moltiplicano con i mille venuti prima e tutti quelli che verranno in seguito, indossando quei colori che illuminano le nostre vite, protesi nella speranza di un domani ancora più luminoso.
I vestiti, creati su misura per le nostre modelle, sono stati cuciti dal nostro sarto e stilista esperto Kone Bakary, utilizzando tessuti Wax a stampa africana.
Il primo vestito porta il nome di “Calendula”, dal latino Calendae che indicava il primo giorno del mese, è indossato dalla nostra modella Pauline.
Portato da Sara, il vestito “Crisantemo”, dal greco antico fiore d’orato, attira con la sua bellezza creature altrettanto belle per la sua impollinazione: farfalle diurne e notturne.
Il terzo vestito indossato per noi da Patricia ha nome “Papavero”, la cromatura del polline varia nelle sfumature dei diversi generi fino al blu scuro del papavero orientale.
Cristina veste per noi “Non ti scordar di me”, un fiore tanto bello quanto diffuso in maniera cosmopolita nel mondo e proprio per questo fa parte delle leggende di tutti i popoli della terra.
Aicha indossa per noi il vestito “Girasole”, questo piccolo sole in miniatura che si muove rivolgendosi sempre verso la luce ha però radici profondissime che possono arrivare anche a 2 metri sotto terra.
Il vestito “Peonia” , indossato da Elena, è raro come la fioritura del fiore di cui porta il nome che si fa attendere una volta l’anno, ma incanta tutti con la sua bellezza, nascondendo anche virtù officinali.
Fatim sfila per noi con il vestito “Fiòr d’òro”, chiamato anche Botton d’oro, tipico delle alture di montagna, simboleggia rinnovamento e trasformazione, grazie alla sua resilienza alle avversità.
Kateryna indossa per noi il completo “Glicine” che con il suo profumo inebriante si avvolge verso altezze inaudite riempiendo di romanticismo i prati ombreggiati dai suoi splendidi fiori.
La coppia Carlo e Feline, nella sfilata come nella vita, portano per noi “I Tulipani”, simbolo delle relazioni perfette ed equilibrate.
Juliana veste per noi “Bucaneve”, chiamato anche Stella del mattino, è uno dei primi fiori ad apparire nel nuovo anno e seppur piccolo e delicato è da tempi immemori sacro e simbolico.
L’ultimo vestito è indossato per noi da Tessy e porta il nome di “Lilium”, in onore della dottoressa Pittini che con le sue mani ha cura di piante e persone dando la possibilità alle nuove vite di sbocciare.
A chiudere la nostra sfilata, accompagnato dalla nostra modella più giovane Nima, il nostro artista e artigiano Kone Bakary, che ringraziamo infinitamente per il grande regalo che ci ha fatto oggi insieme alle nostre modelle e ai nostri modelli.
A partire dal centro del nostro giardino, da quel pozzo fonte di vita, lo sguardo si affaccia su paesi, culture e lingue diverse che pur nella differenza e a volte con qualche difficoltà imparano a convivere, a comunicare. L’acqua è vita per tutti e da lì tutto parte quali che siano gli archetipi che danno forma e struttura al nostro mondo, siamo noi a significarli ogni giorno. La bellezza che guardiamo nei giardini possiamo osservarla nell’umanità che nasce, cresce, appassisce e rinasce ancora con fiori sempre nuovi, con storie sempre diverse, ciascuna racchiude il seme delle proprie scelte e tra un pasto caldo ed un vestito donato ci sono le vite che incontri….e Interno Verde è stato un ulteriore terreno di incroci!
Grazie a tutti!